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mikadosaim - Bari, Italy

Questo blog nasce un po' per gioco e un po' per sfogo in un periodo non buono della mia vita. Sono nota per quella che comincia tante cose, ma raramente le porta a termine, per pigrizia o forse per scarsa costanza e impegno. Mi riprometto spesso di cambiare e questo è il mio punto di partenza per un viaggio che non si sa quando finirà , ma a cui chiunque può partecipare per fare insieme anche solo un pezzo di strada o volendo tutto il percorso. Scoprirete una persona sensibile, curiosa, un po' introversa e timida, ma sempre disponibile al confronto e allo scambio di opinioni. Auguro Buon Viaggio a tutti !

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30 maggio 2006

Tassiamo chi ha un blog


Bruno è vivo e lotta con noi! Come dite? Bruno non è una persona, ma un orso? Era stato avvistato in Baviera dopo che non se ne vedeva uno da 170 anni e i tedeschi per ringraziarlo avevano tentato di impallinarlo? Capisco, allora ora che gli animi degli animalisti si sono tranquillizzati e la testa del loro amato plantigrado non è finita come trofeo in casa di qualche crucco, possiamo passare a notizie che destano maggiori preoccupazioni: che cosa s'inventeranno ancora i politici per rimpinguare le casse vuote nazionali ed europee?

Perché se il francese Alain Lamassoure ha proposto di tassare sms ( come se già le società telefoniche non ce li facessero pagare abbastanza ) e e-mail ( creando un precedente storico di cui potrebbero approfittarsene in molti ), come avrete letto in questi ultimi giorni, io proporrei altre vie assurde per evitare ai politici di spremersi troppo le meningi seduti nelle loro comode poltrone pensando a come scucire altri soldi dalla tasche dei contribuenti, in fondo mi preoccupo per la loro salute, non vorrei che con tutto questo mumble mumble gli si fondesse il cervello:

  1. si potrebbe tassare l'aria che respiriamo, per essere proporzionali basterebbe usare come unità di misura la capacità polmonare.

  2. si potrebbero tassare coloro che vanno a piedi o in bicicletta, in base al chilometraggio consumano marciapiedi e strade tanto quanto moto e macchine.

  3. ti piace fare il bagno a mare? Si potrebbe tassare la durata delle nuotate, in fondo s'inquina pure con tutti gli oli di cui ci si cosparge il corpo.

  4. si potrebbero tassare i ragazzini che giocano a palla per strada, da quando il gioco è un diritto? Pagare.

  5. si potrebbero tassare gli animali domestici a seconda di quanti se ne hanno in casa e alla loro taglia/peso.

  6. si potrebbero tassare tutti coloro che decidono di raccogliere fiori nei campi per farne mazzi da regalare alle fidanzate, non è mica tutto gratis qui!

  7. si potrebbe tassare ogni pagina che si apre di internet in base al flusso di dati.

  8. si potrebbero tassare le parole pronunciate, almeno quelli che parlano troppo inizierebbero a tenere un po' più la bocca cucita.

  9. si potrebbero tassare coloro che in macchina ascoltano la radio a qualunque volume.

  10. si potrebbe tassare qualsiasi cosa sia rimasta in circolazione che abbia la caratteristica di essere gratis, a portata di tutti e che preveda la libertà di utilizzo.

E ora che le casse erariali sono nuovamente floride, io ringrazio quelli della redazione di Libero per avermi regalato il brivido di veder pubblicato il mio post di ieri che ha scatenato una guerra civile con due fazioni contrapposte ma ha anche fatto registrare un record di accessi che questo blog non vedrà mai più. Ora però devo preparare i bagagli per qualche meta di pellegrinaggio, poiché con tutti i mali che mi sono stati augurati, mi devo coprire le spalle e parare il culo!


posted by mikadosaim at 20:55 | Permalink | 10 commenti
29 maggio 2006

Elogio della sigaretta


Sento la notizia distrattamente alla tv nei titoli di apertura del TG1, ma cambio canale, ci ripenso e la cerco in internet, trovandola qui e penso che io sono una fumatrice, non accanita, ma sempre tale da quando ero adolescente.

Mi ripeto spesso che in fondo, nonostante siano 10 anni che assaporo sigarette di ogni marca, il mio bisogno di nicotina non è aumentato in maniera considerevole, riesco a stare più giorni senza toccarle e alterno periodi in cui ne fumo una al giorno con periodi di forte stress in cui arrivo a 10. Mai fumato un pacchetto intero al giorno, i miei polmoni hanno urlato prima, non sopporto gli ambienti impregnati di fumo, l'aria satura e irrespirabile, i vestiti che puzzano, gli occhi che lacrimano, ho sempre odiato averne addosso l'odore e portarmelo nella stanza da letto prima di andare a dormire; ma mi piace fumarmene una in compagnia, tenerla tra le dita, spegnerla e accendermene un'altra, mi piace il suo retrogusto amarognolo, inspirarla ed espirarla. Insomma, per ora, non manifesto alcuna voglia e intenzione di smettere completamente.

Non l'ho mai vista come un segno di trasgressione, né tantomeno ho cominciato pensando di atteggiarmi a "grande" e fica, ho cominciato spinta dalla curiosità e non l' ho più lasciata. Hanno provato a farmi cambiare idea vietandola nei locali pubblici, ho saputo obbedire, mi sono rassegnata alle scritte a lettere cubitali sui pacchetti, ho imparato ad ignorarle, ma quest'ultima proposta proprio non mi va giù e so che mancherà poco perché anche l'Italia si adegui.

Sono adulta ( almeno anagraficamente ) e cosciente dei rischi cui vado incontro, so che può causare tumore - non più dello smog che si respira per strada -, so delle malattie vascolari, della pelle che invecchia prima, sono al corrente di tutte le controindicazioni, ma da individuo libero ho scelto di farmi del male, di avere questo unico insano vizio e allora perché perseguitarmi con foto shock il cui unico effetto è quello di toccarmi lo stomaco?

Credo che il messaggio sia stato recepito da tutti, le multinazionali non hanno più da temere cause milionarie, la Sanità avrà meno spese da accollarsi per tutti coloro che è riuscita a convincere a smettere, non darò fastidio ai non-fumatori, non inquinerò la loro aria, ma finché il loro prezzo sarà accettabile per le mie finanze, lasciatemi fumare in pace.

P.S. Ma non è che il mio incubo ricorrente mi vuol dire qualcosa?!?


posted by mikadosaim at 19:23 | Permalink | 21 commenti
28 maggio 2006

Cambio moglie (l'apoteosi della mia ira)


Il reality show doveva essere il nuovo genere televisivo, sperimentale, che avrebbe cambiato le nostre abitudini e il modo di guardare la televisione, è finito per imperversare su qualsiasi canale di qualsiasi nazione mondiale, ma soprattutto ha incitato le menti perverse degli autori a pensare a format sempre più improbabili con prove in alcuni casi ai limiti dell'estremo. Altri hanno pensato di farne dei grandi laboratori psicologici e sociali da studiare e testare: che cosa succede se prendo una famiglia di bianchi e li trucco da neri e viceversa, come è successo in America? Oppure se prendo un barbone e un uomo facoltoso e inverto i loro status sociali? Prove, mescolamenti di interazioni umane, da analizzare, studiare, spiare.

Li ho osservati, per capire, non li ho mai trovati particolarmente divertenti, non mi sono appassionata smodatamente, ma li ho sempre guardati nel mio irrefrenabile zapping; ma uno solo è riuscito nell'intento di farmi alterare, eppure era il più banale: Cambio moglie. Trattasi di un programma in cui per una settimana due coppie si scambiano marito e moglie, accettando di cambiare casa, città, abitudini, sicurezze e devono fare i conti con un ambiente completamente diverso. E' chiaro che lo scambio avviene in modo da esaltare le differenze tra i concorrenti, più uno è preciso e più è probabile che venga mandato in un luogo in cui il disordine regna sovrano, a te piace il mare e io ti mando in montagna, ma finché si giocava su queste piccole disparità il tutto poteva anche essere gradevole. Invece in una puntata ci sono andati un po' più pesanti: hanno preso un'ingenua signora veneta, età sui 50, di quelle che vogliono ancora essere appariscenti, a cui piace andare in discoteca a ballare in mise attillate sottolineando le curve non più tanto giovani e con lunghi capelli ossigenati raccolti a coda di cavallo. La giudico troppo in fretta, perché poi mostra un carattere molto dolce e disponibile, ma il suo livello culturale non è dei più alti in quanto esordisce con " Vi prego non mi mandate in Terronia "... e gli autori furbi che fanno? Ma sì, decidono proprio di spedirla in una famiglia disastrata della provincia di Bari, con 4 figli dai 30 anni in su ancora tutti a casa dei genitori e tutti disoccupati, di cui uno pure sposato che ogni giorno si presenta con la moglie a pranzo per ridurre le sue spese. Tutti gli altri girovagano per le stanze senza far nulla, il lavoro non se lo vanno a cercare di certo, è lui che deve andare da loro; uno ha il coraggio di sostenere che il padre ha il dovere di mantenerlo finché lui non si sistema, lo diceva pure una sentenza della Corte di Cassazione! Non muovono un dito neanche per i lavori domestici, passano le giornate davanti alla tv e campano con la sola pensione del padre. La veneta è a disagio, li guarda con occhi da marziana, cerca di smuovere la coscienza di qualcuno di loro...

Spengo, non reggo più, sono arrabbiata, che idea danno del Sud ad una campagnola veneta? Lei già così piena di pregiudizi, cosa racconterà di questa esperienza allucinante alle sue amiche una volta tornata a casa? E perché devo accettare di buon grado che qualcuno possa farsi un'opinione così scadente delle nostre famiglie, un'opinione tra l'altro volutamente viziata? Se tu ad una persona di livello culturale medio-basso dai da pensare che quello che ho appena descritto sia un esempio tipico della situazione che si ha da queste parti, sei nel torto, non solo perché non corrisponde alla realtà, ma soprattutto perché dai a quella persona, che evidentemente è chiusa nel suo piccolo mondo, la giustificazione per continuare ad essere "razzista" nei nostri confronti senza neanche spiegarle che non è così ovunque. Per non parlare di coloro che stanno guardando il programma. L'arma dell'ignoranza è un'arma subdola che non dovrebbe essere usata con tanta leggerezza, neanche per fare spettacolo.


posted by mikadosaim at 21:46 | Permalink | 9 commenti
26 maggio 2006

Prestiti



Da ieri ho SKY... perché ve lo dico? Semplicemente perché sono tele-dipendente ( serie tv americane in anteprima, film appena usciti nelle sale venite a me! ) e dal momento che la possibilità di scelta dei canali è aumentata in maniera esponenziale, tutto ciò potrebbe irrimediabilmente entrare in competizione col blog. Ora quando avrò un momento libero dai libri universitari, il mio dilemma amletico sarà " Televisione o internet?"; su quale delle due andrò a inficiare i miei ultimi neuroni ancora non so, ma questa è un'altra storia...

Non so se anche voi l'abbiate notato, ma ultimamente in televisione, ma anche sui giornali, proliferano campagne pubblicitarie su prestiti pecuniari. Banche, società finanziarie, strozzini, anche l'ultimo cane che incontri per strada, promettono cifre irrisorie e non a chiunque, anche a chi è stato protestato. Sembra facile, alzi la cornetta e chiedi. Non entro nel merito dei tassi e tempi entro cui restituire la somma, non è il mio campo e non sono aggiornata, ma mi preoccupo per la facilità con cui ti vendono i sogni. Si fa leva sui desideri di chiunque, la ristrutturazione della casa, cambiare macchina, farsi un viaggio, si gioca sul superfluo più che sul necessario. Da quando siamo entrati nell'euro, quasi la metà delle famiglie italiane si è trovata in difficoltà ad arrivare a fine mese con i soldi, i prezzi in alcuni casi sono raddoppiati, la popolazione ha iniziato a insorgere e a lamentarsi. Eppure mi pare che ci sia una tendenza a voler vivere al di sopra delle proprie possibilità, non si hanno i mezzi, ma non si è disposti a rinunciare a nulla. I ragazzini per strada hanno ai loro piedi le Nike da 170 euro ( chiamasi insulto alla decenza ), i jeans a vita bassa di CK, in testa gli occhialoni a maschera iper-griffati, ma i più sono figli della gente modesta, di quelli che per l'appunto non riescono ad arrivare a fine mese. E allora dove li trovano i soldi per viziare i loro pargoli? Non voglio mica pensare che siano tutti ladri...

Gli spot sono così convincenti che quasi ti dimentichi che non sono soldi regalati, vedi la possibilità del tuo desiderio materializzarsi, hai l'illusione di poterti permettere il lusso, ma poi è proprio vero che i famosi "4.000 euro che hai per farci quello che vuoi" siano veramente un vantaggio e non l'ennesima fregatura?!?


posted by mikadosaim at 19:37 | Permalink | 6 commenti
24 maggio 2006

Incubi ricorrenti


In questi ultimi giorni, tra una pagina di fisica relativa a " L'elettrostatica nel vuoto " e una di biologia riguardo la " Propagazione e trasmissione dell'informazione nervosa ", ho avuto modo di informarmi sulla promozione del blog in rete e su cosa sono quelle colorate icone con su scritto RSS che invidiavo tanto agli altri siti - non a caso in fondo alla colonna a destra ne ho messe a casaccio 3/4 di cui alcune non ho ancora ben capito l'utilità - , non che sia riuscita a districarmi più di tanto, ma qualcosa l'ho capita ! ( per chi volesse qualche link, chieda pure e sarà accontentato )

Ho passato una notte quasi in bianco assalita da incubi come " A cosa diavolo serve technorati? " o " come cavolo si fa a far funzionare technorati? " o ancora " Perché gli altri blog hanno così tanti aggregator? Bisogna averli tutti o semplicemente giocano a farne la collezione? "... non riuscendo a trovare risposta alle mie numerose domande, in preda all'ansia e allo sconforto di non capire un emerito belino di internet & Co. - nonostante un fratello programmatore informatico - e di essermi buttata in un'avventura più grande di me, il mio sonno è stato ulteriormente turbato da un paio di incubi susseguitisi uno dietro l'altro.

Il primo è ricorrente: ad un tratto sento che i denti della mia arcata superiore iniziano ad essere un po' troppo mobili, ci passo la lingua sopra e mi accorgo che la radice non è più stabile nelle gengive, fino a ritrovarmeli uno dietro l'altro in mano con mia somma angoscia e nella disperazione più totale di trovare al più presto un dentista, mentre mi preoccupo dei buchi neri che si possono vedere mentre parlo.

Questo incubo mi perseguita da un bel po' di mesi, la sensazione è terribile; un tempo c'erano le onde che mi sommergevano e non riuscivo ad emergere ( un classico ), poi c'è stato l'ascensore che non si fermava e che mi portava sempre più in alto fino ai piani superiori di grattacieli mai visti, dall'atmosfera lugubre e malsana per poi prendere le scale ( e chi lo toccava più l'ascensore! ) e iniziare la discesa per ritrovare il mio familiare pianerottolo ( mai raggiunto, o incontravo qualche ostacolo o mi svegliavo prima ).

Il secondo non lo racconto, ma urlavo come una pazza, per farmi sentire... mi sono svegliata esausta, con la sensazione di chi ha veramente urlato tutto il tempo e non ha né più voce né più forza.

Insomma, una nottataccia... quasi quasi rimpiango le volte in cui sogno il mio fidanzato che mi tradisce con qualche gatta morta e il giorno dopo gli faccio una scenata come se fosse accaduto realmente !


posted by mikadosaim at 21:40 | Permalink | 10 commenti
23 maggio 2006

Madonna, la donna dello scandalo



Dopo essere stata messa k.o. tutta la giornata di ieri da un'intossicazione alimentare non ben definita o molto più probabilmente dalla bassa pressione dovuta al caldo di questi giorni, e dopo aver appurato che la legge « chi fa una cosa a capodanno la fa tutto l'anno » si sta avverando con mio sommo rammarico, torno a scrivere di scandali.

In prima pagina, sul Corriere della Sera, c'è pubblicizzato il nuovo libro di Aldo Busi, forse c'era già da tempo, ma me ne sono accorta solo stamattina, soprattutto per il sublime titolo « bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo ». Non mi meraviglio, conoscendo il soggetto, più come personaggio che come autore, ma un po' mi sento infastidita.

Passo alla pagina Spettacoli e leggo del nuovo tour di Madonna e della sua nuova trovata per attirare l'attenzione, farsi crocifiggere su una croce di metallo con una corona di spine che le cinge la testa. Continuo a leggere l'articolo, ci si chiede qual è la reazione della Chiesa ( ma quale dev'essere, deve prendere una posizione di condanna, altrimenti non svolgerebbe il suo compito e non sarebbe in linea con la sua tendenza ultra-conservatrice ), ma il giornalista fa un ritratto benevolo della cantante che sa mescolare sapientemente sacro e profano e che si fa portatrice di temi di pace e tolleranza. Di che mi stupisco? Madonna è stata da sempre la donna dello scandalo, basti pensare al nome che si è scelta, ma pensavo che avesse accantonato il ruolo di "cattiva ragazza" per scegliere una vita più tranquilla, nella campagna londinese, circondata da marito e figli, dando un'immagine di sé più curata, meno sotto i riflettori e più pacata. Ma si vede che per fare il suo mestiere e per rimanere sulla cresta dell'onda, non basta avere una bella voce e tirare fuori un bell'album nonostante i 47 anni suonati e un fisico che non li dimostra, bisogna continuare a fare scalpore, a sollevare rumore. E' giusto che i personaggi più in vista, proprio per la loro posizione, debbano farsi portavoce di temi sociali importanti e debbano scuotere le coscienze dei loro fan, ma piantiamola con "il fine giustifica i mezzi".

Ne ho abbastanza dei personaggi famosi che scoprono la loro religiosità e non fanno che parlarne al mondo cercando di convertire tutti, vedi Madonna stessa seguace della Kabbalah, vedi un Tom Cruise sempre più rimbecillito da Scientology ( le sue uscite si commentano da sé ), vedi una nostrana Claudia Koll redenta che oramai è tutta casa e chiesa. A suo tempo fu Richard Gere col buddhismo e dietro a lui una schiera di gentaglia in fissa per la filosofia orientale, viaggi in Tibet e riscoperta di tutto ciò inerente al Dalhai Lama . Tutto questo ha ben poco di religioso, sono solo mode passeggere e i messaggi veri che ci possono essere dietro si perdono come echi d'infinito, sepolti dalla spettacolarizzazione e dal voler a tutti i costi suscitare scandalo.


posted by mikadosaim at 12:57 | Permalink | 5 commenti
21 maggio 2006

Bravi, ragazzi !



Il mondo dei bloggers apre nuove prospettive, nuovi modi di conoscersi e di entrare in contatto con persone che non conosci fisicamente e personalmente, ma di cui puoi condividere idee, pensieri e riflessioni. Dipende da quanto si è disposti a mettersi in gioco, da quanto si ha voglia di parlare di sé, dai temi che si decide di affrontare; qualcuno decide di scrivere solo riguardo determinati argomenti, altri - come me - del più e del meno, ognuno si gestisce il proprio angoletto di web in maniera del tutto autonoma, secondo i propri tempi e modi... tutto questo per dire che ieri si è sposato Eriadan, un ragazzo con l'hobby delle vignette, che ho imparato a conoscere quando mi sono avvicinata a questo mondo qualche mese fa. Leggevo qualche blog più famoso e frequentato e tra i commenti un drappello di gente si chiedeva che fine avesse fatto costui; era un momento in cui il suo sito era down, ma incuriosita dalla folla che lo acclamava, sono andata a curiosare non appena ha risolto i problemi tecnici e mi sono trovata di fronte ad un ragazzo di qualche anno più grande di me dalla vena artistica spumeggiante e divertente. Ogni giorno, da un paio d'anni, pubblica una comic strip disegnata da lui stesso, con scenette familiari traendo spunto dalla sua vita quotidiana. Lui è il protagonista delle sue storie, circondato da quella che da ieri è diventata sua moglie, i suoi genitori e una serie di personaggi partoriti dalla sua mente geniale e ironica. Mi sono divertita a spulciare il suo intero archivio, a notare l'evoluzione del suo tratto di matita durante il corso degli anni, e una volta recuperate tutte le strisce, è diventato un appuntamento fisso la mattina quando accendo il computer. Un talento naturale nel suscitare una risata attraverso semplici esperienze giornaliere, un mondo fantastico in cui immergersi per pochi minuti... e così scopri di striscia in striscia chi è, qual è la sua sensibilità, ti affezioni, ti sembra di conoscerlo da sempre, ti immedesimi nelle sue avventure, tanto da ritrovarti commossa quando comunica il giorno del suo matrimonio! E' stato talmente bravo nel comunicare le sue emozioni, che ti sembra di averle vissute insieme a lui... tutto ciò ha dell'assurdo, me ne rendo conto, ma invito chiunque a passarci a dare un'occhiata, rimarrà sorpreso come me dalla sua fervente creatività e dal dono che ha nelle mani...

PS I miei complimenti vanno anche alla nostra ultima ( in termini di tempo, non di certo di bravura! ) blogstar che è entrata a far parte del tubo catodico, grazie alla sua originalità e conoscenza degli strumenti grafici, bravo Frankie-yu ! La sua opera la potete trovare qua. Sono sempre contenta quando viene riconosciuto il merito e il talento!


posted by mikadosaim at 20:06 | Permalink | 2 commenti
19 maggio 2006

Banalità e luoghi comuni


Il difetto di noi italiani, o forse solo di noi meridionali, è che ci lamentiamo sempre e di tutto. E' una costante, non ci va mai bene niente, un esempio concreto è il fatto che non abbiamo fatto altro che lamentarci tutto l'inverno per il freddo, "E' troppo rigido, non siamo abituati a queste temperature a queste latitudini, non si è mai visto un inverno così dal '44, ma quando arriva la primavera, e la primavera quest'anno non arriva perché le rondini non si fanno ancora vedere, ma vedi se ad aprile inoltrato devo ancora portare le calze di lana e i maglioni" e via dicendo una sfilza lunga chilometri di luoghi comuni e piagnistei. Ora che le temperature sono in aumento, si comincia col nuovo tormentone "Fa troppo caldo, sembra di essere già in piena estate, vien voglia di andare al mare e invece si sta qui a sudare e a lavorare, soffoco per l'afa, ci sono 40 gradi all'ombra, ma è l'umidità che è del 70% e si fa sentire, i vestiti ti si appiccicano addosso"... io sono esattamente così, detesto il freddo perché lo patisco troppo, passo i mesi invernali con i lacrimoni agli occhi per via delle mie estremità congelate, a volte rischio che le mie dita dei piedi mi vengano amputate perché ne perdo la sensibilità, quest'anno al loro posto mi ritrovavo i piedi di Gollum, gonfi, rossi e dalla forma appiattita, orribili! Ho pensato di ricorrere alla chirurgia plastica per ridurre la lunghezza delle dita e nel frattempo, mentre mi ricoprivo di strati di lana e giravo per casa col plaid che mi avvolgeva nel suo caldo abbraccio ingurgitando ettolitri di the, invocavo il sole e il bel tempo... e ora che sono arrivati... detesto uscire di casa ed essere investita dall'aria pesante e calda, vorrei una leggera brezza fresca, un alito di vento che non mi dia l'impressione di un phon gigantesco puntato nella mia direzione, insomma, una via di mezzo, non chiedo tanto, solo che non si passi da un eccesso all'altro... è proprio vero che non esistono più le mezze stagioni!


posted by mikadosaim at 18:39 | Permalink | 4 commenti
17 maggio 2006

Rai vs Mediaset / Italia vs USA


Pagina degli spettacoli del Corriere della Sera, titolo: " « 48 ore » , serie flop, canale 5 la sospende ", nell' articolo che segue si spiega che dopo solo due puntate non avendo atteso lo share previsto, il nuovo telefilm che era in programmazione sul canale Mediaset viene momentaneamente sospeso. Per chi segue le serie importate dagli Stati Uniti, ma anche per chi non lo fa, il titolo di questa fiction faceva il verso al più famoso « 24 » interpretato da Kiefer Sutherland, in cui il numero indica le ore reali impiegate per risolvere un caso, divise in circa 12 puntate, in modo da tenere lo spettatore incollato alla poltrona per tutta la durata della serie, pena vuoto o buco di qualche ora nella cronistoria e perdita del filo logico e consequenziale. Non sono ancora caduta nella trappola di questo tipo, per il semplice fatto che non riesco a garantirmi la possibilità di esserci sempre, ma me ne hanno parlato bene... ma non è di questo che volevo parlare, quanto del continuo scimmiottamento e saccheggiamento di idee che gli autori di fiction italiane operano nei confronti delle più fortunate serie d'oltreoceano; era già capitato con C.S.I. ( Crime Scene Investigation ), la cui costola era stata R.I.S. Delitti imperfetti, che per ripicca mi sono rifiutata di vedere, perché copiare un prodotto che funziona non ne garantisce automaticamente la qualità, soprattutto se gli interpreti non ne sono all'altezza e se si punta solo al cast mettendo il belloccio di turno senza mai puntare al carisma con cui vengono costruiti magistralmente i personaggi in America e agli scenari cittadini nonché alle atmosfere urbane/metropolitane che non hanno niente a che vedere con le riprese dall'alto di Napoli o Parma o qualsiasi altra città nostrana. Nelle nostre sceneggiature si finisce immancabilmente con una o più storie d'amore tra i protagonisti, sui set statunitensi riescono a mantenere viva l'attenzione con allusioni, piccoli indizi, col "vedo e non vedo", "forse accade o forse no", ma alla fine neanche t'interessa più per quanto è accattivante la puntata. Non mi capacito del fatto che non siamo in grado di essere creativi, la televisione italiana si fa la guerra da sola, Mediaset manda in onda Elisa di Rivombrosa? La Rai replica con Orgoglio... quest' ultima mette nel palinsesto la fiction sulla vita del Papa, ecco che la prima ne mette in onda una uguale e identica, cambia solo l'interprete, e così via per mille altri esempi... e la scelta di noi telespettatori in cosa consiste più?!? Per mia mamma è semplice, lei è istituzionalista, esistono solo i primi tre canali, poi tutto il resto è spazzatura e non si vede, io invece butterei via anche quelli lì, tanto... che differenza fa?


posted by mikadosaim at 22:11 | Permalink | 4 commenti
16 maggio 2006

Della tresca e del tradimento


E' più forte di me, me lo sono portato dentro per più di una settimana, ma non resisto, sono donna e per questo amante del gossip e dello spettegolamento, per cui faccio ammenda verso coloro a cui non piacciono questi argomenti e la butto lì: in barca secondo me c'era la tresca! Mi spiego meglio, pensavo di essere la solita maliziosa che voleva vedere il marcio dove non c'era, ma visto che alla fine del mio viaggio confrontandomi con mio padre siamo arrivati alle stesse conclusioni, o siamo tarati di famiglia oppure qualcosa c'era veramente. Essendo il nostro capitano, come già ho avuto modo di dire, un uomo ancora affascinante ed essendo cosciente della cosa, si divertiva molto a fare il piacione e il simpaticone un po' con tutte, ma con una l'atteggiamento era più evidente e accentuato... sia chiaro, in realtà non è successo niente e molto probabilmente non succederà mai, però tra i due c'era una particolare intesa, guarda caso quando si usciva lei era sempre seduta accanto a lui, sul motorino andavano sempre insieme, "Dov'è lui?", "Dov'è lei?" e così via... dicesi che lei frequenti con costanza da circa 3 anni tutti i suoi corsi, senza saltarsene uno, il che sarebbe una prova indiziaria non trascurabile... conclusioni: lei è innamorata di lui, lui lo sa e ci gioca, ma è felicemente (?) sposato con figli. Allora io mi domando come sempre: qual è il limite da non valicare affinché non si cada nella tentazione del tradimento? Cioè, va bene che giuridicamente se ne può parlare solo se è stato consumato, ma giocare sul filo del rasoio, tenere all'amo qualcuno di cui si conoscono le debolezze o quanto meno sono palesi a tutti, non è corretto, nei confronti della moglie in primis, quanto in quelli della gentil pulzella che aspetta un segno tangibile della disponibilità a poter oltrepassare quella linea e passa i suoi giorni sospesa in un limbo senza dimensione. Io, la cui gelosia non è ancora proverbiale, fossi al posto della consorte avrei già dato in escandescenze anche solo per il modo di fare... il genere femminile viene spesso e volentieri imputato per essere asfissiante e paranoico verso i propri compagni ( è inutile che annuite con la testa, vi vedo! ), ma allora spiegatemi, o voi maschietti che frequentate il mio blog, fino a che punto una donna deve sopportare le vostre manie di protagonismo e del voler essere al centro dell'attenzione del gentil sesso in maniera poco rispettosa nei suoi confronti? E il vostro atteggiamento amichevolmente affettuoso verso altre donne è sempre giustificabile e giustificato, oppure a volte abbiamo il diritto di essere esasperate ed esasperarvi? E soprattutto,se siete fraintendibili o siete stati fraintesi, noi come ci dovremmo comportare?


posted by mikadosaim at 21:11 | Permalink | 8 commenti
15 maggio 2006

Area verde


Frequento i giardinetti della mia città ogni giorno, anche più volte al giorno se capita, e mi fermo ad osservare tutti i personaggi che incontro: si va dal luogo di ritrovo per tutte le polacche/estoni/dell'est che si sono riversate negli ultimi anni in Italia in qualità di badanti per i nostri anziani e che hanno sostituito le vecchie mauriziane/marocchine/indiane, ai vecchietti in pensione che si danno appuntamento sulle panchine per giocare a carte - qualcuno arteriosclerotico ti urla qualcosa in barese, accenna al fatto che il cane non dovrebbe andare senza guinzaglio libero nel prato, che il prato è di tutti e così via, faccio finta di non capire -, s'incontrano ancora le coppie di 18/25/30 anni ( crescita esponenziale in virtù del fatto che è sempre più difficile andare via di casa presto ) che non avendo altri luoghi dove andare si rilassano avvinghiati l'uno all'altro limonando ( lo so che è obsoleto, ma non sono più aggiornata su espressioni e modi di dire giovanili ) e palpeggiandosi, senza badare a chi gli sta intorno; ci si incontra/scontra con altri padroni di cani più o meno simpatici con cui si scambiano due parole se si ha voglia o se ne ha il cane, c'è sempre quella con la faccia da stronza sempre incazzata che non ti sorride neanche se le viene una paresi facciale, mi si può obiettare che neanch' io ispiro simpatia, che me ne sto sulle mie, ma per me è una questione di timidezza e riservatezza, lei invece è corrosa dalla sua stessa acidità, lo si vede anche da come tratta il cane, per non parlare di quelli che si presentano con i loro cuccioli nuovi di zecca, bellissimi, di razza e il primo pensiero che mi sfiora la mente è " quanti giorni ci vorranno prima che vengano abbandonati sulle strade?"... più in là c'è il reparto giostrine con le mamme che portano a frotte i bambini a sbucciarsi le ginocchia sull'asfalto, meglio, il dolore li fortifica e poi ci sono loro, gli uomini soli, che gliela si legge negli occhi la loro solitudine, perché sono seduti con lo sguardo perso nel vuoto, triste, di chi non sta aspettando nessuno. E' la paura che attanaglia la società odierna, quella di passare il resto dei nostri giorni soli, senza un/una compagno/a , fioccano siti internet d'incontri, l'altro giorno mi è capitato di vedere in tv uno spot della Meetic, s'inizia con la chat e poi si finisce col trasferire i desideri virtuali nella realtà senza trovare corrispondenza tra le due. Persino il mondo dell' editoria ha iniziato a dare rilevanza al nuovo target emergente, donne over 40 divorziate: è nato un nuovo giornale RD Ricominciare Donna che si dovrebbe rivolgere a tale pubblico. Tra gli stessi giovani, conosco coppie di persone che stanno insieme pur non stando bene, ma continuano la loro routine per paura di rimanere soli e in fondo sperano di incontrare presto qualcuno che gli faccia battere di nuovo il cuore, per passare da una storia all'altra senza aver bisogno di metabolizzare, senza dover passare quel periodo buio della solitudine. Qualcuno dice che essere single ha il suo fascino, può essere vero fino a quando hai ancora 30-40 anni, ma in fondo credo che nessuno auspica ad una vecchiaia senza che ci sia qualcuno di cui prendersi cura e che faccia lo stesso con te.


posted by mikadosaim at 18:21 | Permalink | 9 commenti
14 maggio 2006

Messaggi subliminali, ma non tanto...


Signori e signore, questo post interesserà a pochi, anzi direi solo ad uno, ma il blog è mio e ne faccio quello che voglio !

Poiché maggio è un mese pieno di date significative per me e nimroth, il 17 si avvicina e il 27, dopo una riunione del G8, vari scontri e la città messa a ferro e a fuoco, si è stabilito a tavolino che facciamo 2 anni di una lunga serie insieme, allora ho pensato che per facilitargli il compito e dargli un sufficiente margine di tempo per organizzarsi, potevo stilare la mia wish-list:


  1. Borsa porta computer Piquadro modello BD1436PQ/N , se al suo interno contenesse anche il Macbook Pro 17 , che stanotte ho sognato che mi regalava Frankie-yu, sarebbe ancora più meraviglioso...

  2. Se non trovi la prima, mi accontento anche di questa in versione bianca, purché controlli che il mio prossimo Macbook Pro 17 ci entri... sì, sì, ho subito il lavaggio del cervello e ora anch'io voglio passare alla mela a cui manca un pezzo...

  3. Panasonic Lumix DMC-FX01, possibilmente colorata... in alternativa vanno bene anche la Nikon Coolpix S6 o la Kodak EasyShare V570, l'importante è che siano piccole, pratiche e colorate...

  4. Non aggiungo altro, se non che dev' essere rigorosamente in oro bianco, platino o persino nel meno nobile argento, insomma tutto tranne l'oro giallo...

  5. Idem come sopra, tutte tranne gialla che altrimenti non so con cosa abbinarla e poi diventa un problema perché mi costringe a iniziare a comprare nuovi capi d'abbigliamento o accessori di questo colore... ovviamente senza Gisele, di cui non me ne faccio niente e no, tu Nim, non puoi tenerla con te...


Come dite? La pubblicità ha un grande effetto su di me?!? Ma no, io mi sarei solo comprata l'intera serie dei coltelli Miracle Blade sponsorizzata sulle reti minori, o la spazzola che alliscia i capelli ruotando da sola, o ancora quegli affarini che con la forza del vapore ti puliscono tutta casa in 2 secondi netti! Sono troppo esosa? Ma no, chi mi conosce sa che sto scherzando, su tutta la lista... mi basta poco... ma proprio poco... però una cosa stupida mi serve veramente, mi regali l'alimentatore di corrente USB per l'iPod nano che così quando vado fuori e non ho il computer con me non ho problemi a ricaricarlo? Se poi ci vuoi anche aggiungere l' iPod Radio Remote non mi offendo...


posted by mikadosaim at 14:47 | Permalink | 7 commenti
11 maggio 2006

Nuove foto


Nuova tornata di foto, stavolta scattate dalle mie meravigliose manine col contributo della Nikon F-601... buona visione!


posted by mikadosaim at 17:15 | Permalink | 6 commenti
10 maggio 2006

Seconde impressioni


Poiché da quando sono stata via a oggi non è successo niente di che nel panorama nazionale, giusto l'elezione dei Presidenti della Camera e del Senato e nell' odierna giornata quello della Repubblica e lo scandalo nel mondo del calcio che ha travolto i dirigenti della Juventus (a tal proposito vorrei aprire una breve parentesi), direi che posso continuare le mie impressioni sul viaggio in Grecia... ancora?!? Bhè sì, che pensavate per caso fosse finita?

Apro e chiudo la breve parentesi: vorrei che per una volta non ci fossero eccezioni, neanche davanti alla squadra più amata d'Italia e valesse il "La legge è uguale per tutti". Mi sconvolgo sempre quando i fatti sono sotto gli occhi di tutti, tutti sanno, ma ci si può scandalizzare solo quando escono fuori prove e indagati. Ora, non per essere pedante e non voglio neanche entrare nel merito delle questioni, ma la squadra del Genoa è stata penalizzata tutta per i traffici del suo Presidente e ha pagato con la retrocessione in C (neanche in B) più penalizzazione di non so quanti punti perché il losco Preziosi era un personaggio scomodo nel mondo del calcio. Che molti si parino dietro la scusa che tanto lo fanno tutti non è e non deve essere una scusante né un incentivo perché episodi del genere di corruzione nel mondo dello sport continuino. Una punizione adeguata dovrebbe essere presa per scoraggiare altre società ad adottare gli stessi sistemi. Non sono di parte, lo dico apertamente, sono simpatizzante milanista, ma non mi stupirei se un giorno fossero indagati anche i suoi dirigenti... punizione senza attenuanti, fine della parentesi.

Tornando a noi, quando sono sbarcata col traghetto a Patrasso e ci siamo diretti in macchina verso l'aeroporto di Atene, la prima cosa che mi ha lasciata interdetta sono state le strade o autostrade greche, a un'unica corsia affiancata da quella di emergenza tranquillamente usata come seconda corsia. Ai suoi bordi spiccavano file di cippi funerari, non mi sono stupita! Pur avendo pagato nel tratto di poco più di 200 km circa 3 pedaggi, direi che le condizioni stradali sono penose... però non appena si arriva nei pressi della capitale si vede che i lavori per le Olimpiadi 2004 hanno dato i loro frutti. Mi sembra giusto, la desolazione intorno ad un'isola perfetta. Sulla via del ritorno abbiamo avuto modo di sperimentare i nuovi metrò fino al girone dantesco del Partenone: fiumi di gente in fila, sbarcati a vagonate dalle navi crociera e riversatisi all'Acropoli che svetta su una distesa di case a perdita d'occhio... cosa penserebbero i grandi ateniesi dell'epoca di Pericle dei loro contemporanei? E' quello che mi sono chiesta per tutto il viaggio, dov'è il fasto dell'antico popolo, cos'è rimasto della patria della filosofia, culla di grandi personaggi che hanno fatto la storia, dove sono finite le passeggiate nel Peripatos per apprendere e imparare? Sembra che nulla di ciò che c'è oggi ricordi vagamente ciò che è stato, solo colonne millenarie ancora in piedi a sfidare il tempo e a sorreggere il peso dei loro anni.

Da Kos come prima tappa ci siamo diretti verso la Turchia, l'intenzione era quella di andare alla scoperta di anfratti e insenature della costa, ma il nostro viaggio si è dovuto fermare alla dogana, dove i controlli non ci hanno permesso di proseguire poiché uno del nostro equipaggio come unico documento di riconoscimento aveva la patente, per cui per tutto il resto della vacanza è stato soprannominato "Il clandestino". Conoscevo la Grecia classica, ma devo dire che ho subito il fascino delle sue isole, così brulle e montuose che si stagliano a centinaia immerse in un mare di un azzurro intenso e trasparente. Le abbiamo girate in lungo e in largo su dei motorini affittati, come al solito essendo donna sono stata esautorata dal poterne guidare uno tutto mio, nonostante gli anni di pratica a Genova su un 150 senza patente... ma dopo che attraversando la strada a piedi sono riuscita a scivolare su del brecciolato devastandomi un gomito, ho pensato che è stato meglio così! L'unica pecca è che tutte queste perle non sono immuni da un dilagante abusivismo edilizio, nuovi cubotti spuntano anche nelle piccole isole vergini di circa 50 abitanti. Il mio soprannome è stato "Martacercapapà" per via della continua apprensione per il genitore, il mio compito era evitare che si perdesse immerso nei suoi pensieri senza rendersi conto di ciò che gli stava attorno... ho dovuto così giustificare il ruolo di figlia, moglie e suocera in tutt'uno ed essere derisa da tutti, ma alla fine mi hanno riconosciuto la durezza del mio lavoro.

Andare a vela è un'esperienza inebriante: sentire sulla pelle il vento e gli schizzi d'acqua, emozionarsi ogni volta che vengono spiegate le vele e sentire la barca che si piega tutta d'un lato per prendere meglio le onde, filare sul mare senza neanche accorgersene, ognuno collabora, è un gioco di squadra e di coordinamento, sbaglia uno, sbagliano tutti... certo se vedete quegli equipaggi candidamente vestiti di bianco, diffidate, è un colore immettibile!


posted by mikadosaim at 21:27 | Permalink | 4 commenti
09 maggio 2006

Le prime foto


Nella colonna a destra potete finalmente trovare il link al primo set di fotografie gentilmente messe a disposizione da mio padre, le mie sono previste per domani... certo è che su ben 9 rullini da 36 ( fate voi i calcoli, io son stanca! ) saranno al massimo una trentina le foto che valgono!

Per non violare la privacy di alcuno dei miei compagni di viaggio, ho deciso di non mostrare i loro volti, ma mi farò firmare qualche liberatoria...


posted by mikadosaim at 23:14 | Permalink | 3 commenti
08 maggio 2006

Il giro


La mappa è fatta in modo molto artigianale... non sono ancora un'esperta di programmi di immagini, però è per dare un'idea vaga del giro che ho fatto!




posted by mikadosaim at 12:39 | Permalink | 9 commenti
07 maggio 2006

I' m back !


Ed eccomi di nuovo qui su questi schermi... non so ancora se sia stato per il tipo di vacanza o per il fatto che erano mesi che non mi concedevo più di tre giorni consecutivi di nullafacenza, ma è stata una delle poche e rare volte in cui ho spento completamente la spina con tutto, mi sono buttata alle spalle pensieri e preoccupazioni e ho pensato solo a godermi il vento in faccia e a scoprire passo passo ogni giorno una nuova isola, armata di macchina fotografica rigorosamente non digitale!

Sono stata sicuramente aiutata dal fatto che avevo deciso di partire senza prevenzioni alcune, di non farmi contaminare dalle prime impressioni di quella famosa serata organizzativa e sono stata agevolata dall'incontro di un gruppo così misto ma al contempo così omogeneo; è come se ognuno si fosse dimenticato per una settimana di chi fosse prima, di che lavoro facesse, ci siamo messi tutti sullo stesso piano pronti a condividere un'esperienza irripetibile, abbandonati alla casualità dell'esserci incontrati e al piacere di accompagnare qualche ora di buona veleggiata con l'immersione nella natura quasi vergine di alcune isole.

Eravamo 15 persone distribuite su due barche; io ero su un Bavaria 49 battezzato Paris І e il nostro skipper, nonché istruttore di vela di mio padre, è stato un personaggio affascinante da scoprire di giorno in giorno; nei suoi occhi blu profondi si leggeva immediatamente la passione per il suo lavoro, gli anni dedicati al mare e l'atteggiamento ancora "infantile" ( nel senso buono del termine ) di chi riesce ancora a meravigliarsi davanti alle cose con lo stupore che solo un bambino può capire.

Io, per la verità, ho partecipato alla vita comune sentendo ogni tanto l'esigenza di distaccarmi per ritrovare un margine di autonomia e libertà, ma non mi sono applicata più di tanto all'apprendimento della vela, non tanto per disinteresse, quanto piuttosto per non essere d'impiccio nelle complicate manovre. I miei compagni di viaggio invece di comprovata esperienza sono stati ottimi accompagnatori, divertenti e spassosi, alcuni ci hanno regalato pillole di saggezza, altri teatrini di una comicità tutta barese da piegarsi in due dalle troppe risate ! Vorrei ringraziarli tutti per questa incantevole avventura... non appena avrò sviluppato gli innumerevoli rullini, pubblicherò qualche foto sul blog.


Queste sono le prime impressioni, forse uno di questi giorni riporto il diario di bordo, più come promemoria per me, non vorrei tediarvi troppo...

L'unico appunto negativo è che, dopo aver passato quasi una decina di giorni isolati dal mondo, senza ricevere alcuna notizia, assorti solo da noi stessi in uno spazio senza tempo, non esiste una camera di compensazione per non subire il contraccolpo violento della realtà quotidiana fatta di cronaca nera, ma anche di scaramucce banali...


posted by mikadosaim at 20:18 | Permalink | 1 commenti
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