Maledetta diffidenza...
Stamattina, in preda alla sindrome da shopping compulsivo da cui ero afflitta da qualche giorno, non avendo dato ancora sfogo a questa malattia, mi sono precipitata in strada con la ferma convinzione di prendermi finalmente quelle "cosine" che desideravo da una settimana... ero talmente posseduta dal desiderio di raggiungere il mio obbiettivo, che, senza quasi rendermene conto, mi ha fermato una tipa di età non definita chiedendomi il favore di prenderle un latte caldo perché non aveva ancora mangiato niente dalla mattina... risposta mia: " Mi spiace,non ho soldi con me. "
Tempo due secondi e dentro di me si è scatenata una guerra senza fine con la mia coscienza..." Non hai soldi?!? Ma come,stai per andare a prosciugare il tuo conto in banca in cazzate inutili,quando una poveretta ti ha chiesto un misero latte caldo? Non ti sei fermata neanche un attimo per guardarla in faccia, tanta era la vergogna per quella insulsa bugia! "
Lo ammetto, mi sono sentita un verme e mi sento così tuttora... è che non sono lucida quando vengo fermata da uno sconosciuto per strada, prevale il mio istinto di pericolo e della fretta di togliermi il prima possibile da situazioni sconvenienti, soprattutto quando sono da sola; ci metto un po' a razionalizzare quello che mi stanno chiedendo, nel frattempo il mio cervello ha già elaborato la scusa più pietosa per scapparmene...
Io credo sia quella stramaledetta diffidenza che i nostri genitori ci hanno inculcato quando eravamo piccoli:" Non dare mai confidenza agli sconosciuti !", oppure è per via di tutte le vicende di insana violenza che si consumano ai giorni nostri che mi sono cucita addosso una corazza di indifferenza, non so, fatto sta che ho avuto per tutta la mattina un latte caldo in gola...
Cercasi disperatamente soluzioni per rimediare al senso di colpa.