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mikadosaim - Bari, Italy

Questo blog nasce un po' per gioco e un po' per sfogo in un periodo non buono della mia vita. Sono nota per quella che comincia tante cose, ma raramente le porta a termine, per pigrizia o forse per scarsa costanza e impegno. Mi riprometto spesso di cambiare e questo è il mio punto di partenza per un viaggio che non si sa quando finirà , ma a cui chiunque può partecipare per fare insieme anche solo un pezzo di strada o volendo tutto il percorso. Scoprirete una persona sensibile, curiosa, un po' introversa e timida, ma sempre disponibile al confronto e allo scambio di opinioni. Auguro Buon Viaggio a tutti !

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14 marzo 2006

Shopping e latte caldo


Maledetta diffidenza...

Stamattina, in preda alla sindrome da shopping compulsivo da cui ero afflitta da qualche giorno, non avendo dato ancora sfogo a questa malattia, mi sono precipitata in strada con la ferma convinzione di prendermi finalmente quelle "cosine" che desideravo da una settimana... ero talmente posseduta dal desiderio di raggiungere il mio obbiettivo, che, senza quasi rendermene conto, mi ha fermato una tipa di età non definita chiedendomi il favore di prenderle un latte caldo perché non aveva ancora mangiato niente dalla mattina... risposta mia: " Mi spiace,non ho soldi con me. "

Tempo due secondi e dentro di me si è scatenata una guerra senza fine con la mia coscienza..." Non hai soldi?!? Ma come,stai per andare a prosciugare il tuo conto in banca in cazzate inutili,quando una poveretta ti ha chiesto un misero latte caldo? Non ti sei fermata neanche un attimo per guardarla in faccia, tanta era la vergogna per quella insulsa bugia! "

Lo ammetto, mi sono sentita un verme e mi sento così tuttora... è che non sono lucida quando vengo fermata da uno sconosciuto per strada, prevale il mio istinto di pericolo e della fretta di togliermi il prima possibile da situazioni sconvenienti, soprattutto quando sono da sola; ci metto un po' a razionalizzare quello che mi stanno chiedendo, nel frattempo il mio cervello ha già elaborato la scusa più pietosa per scapparmene...

Io credo sia quella stramaledetta diffidenza che i nostri genitori ci hanno inculcato quando eravamo piccoli:" Non dare mai confidenza agli sconosciuti !", oppure è per via di tutte le vicende di insana violenza che si consumano ai giorni nostri che mi sono cucita addosso una corazza di indifferenza, non so, fatto sta che ho avuto per tutta la mattina un latte caldo in gola...

Cercasi disperatamente soluzioni per rimediare al senso di colpa.



posted by mikadosaim at 17:26 | Permalink |

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Comments for Shopping e latte caldo
se ti può consolare non siamo pochi a comportarci così... non credo che sia una questione di educazione o di adattamento alla società in cui viviamo, quanto piuttosto la summa di tutta una serie di psicosi che ci portiamo dentro fin da bambini che cresce autonomamente e si sviluppa col nostro modo di pensare...
nella tua bio dici di essere una "inconcludente", tanto per generalizzare il concetto; io penso che l'inconcludenza pervada anche i nostri rapporti sociali e se dico questo è perché mi sono riconosciuto in parte in ciò che dici.
il punto allora è: mi conviene cucirmi addosso una corazza di cinismo per non dimostrare quanto io sia vulnerabile? o piuttosto cercare di farmi violenza e andare contro quella che è la mia natura?
io a volte ci riesco ed altre no, ma ti assicuro che quando ci riesco mi sento una persona migliore e questa è una cosa buona!
baci sergio

Non ho dubbi che ci si possa sentire migliori e che sia una cosa buona...il punto è che io farei volentieri violenza su me stessa, ma c'è quel lasso di tempo, tra il valutare se la persona di fronte merita un attimo in più di attenzione oppure è qualcuno di cui veramente si deve diffidare,e la scusa insulsa che è stata prontamente rifilata, che mi frega sempre!
La prossima volta prima di rispondere,tirerò un lungo respiro e chissà che non vada meglio...
grazie sergio!

Mi permetto di fare un'osservazione. Il punto non è nell'educazione alla diffidenza inculcata dai genitori (affermazione, peraltro, che non condivido), nè nella corazza (cinica? non credo) che costruiamo attorno a noi.
Anzi, tanto la diffidenza (o meglio, la prudenza), quanto la corazza sono meccanismi psicologici di difesa che hanno l'impagabile utilità di evitare di finire nei pasticci.
Il punto, in questo caso, sta nell'essere onesti con se stessi fino in fondo e portare a termine le conseguenze delle proprie riflessioni. E' cioè naturale che, di primo acchito, la vecchina che ci spunta davanti e ci chiede del latte caldo ci faccia spaventare e correre via.
Ma dovrebbe essere altrettanto naturale che, al formarsi eventuale dei sensi di colpa, non ci si lasci cullare da essi; piuttosto, con la sopravvenuta calma e riflessione, si torni indietro, e voltato l'angolo si dia il latte caldo alla vecchina.
Perchè non è mai troppo tardi per riparare ai propri errori.
Ma non riparare, e andare avanti per la propria strada, anche dopo una riflessione in senso contrario, beh.... allora è meglio dire non aver avuto sensi di colpa.

La prossima volta picchiala.

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