Approfitto del mio blog per parlare di un argomento attuale, ma che ai pochi miei lettori forse non interesserà: Inquinamento e rifiuti.
L'altro giorno mi sono infiltrata ad un incontro dei Verdi su questa tematica, accompagnata da mio padre, il vero interessato per via di una causa in corso che prevede la costruzione nell'entroterra barese di un inceneritore o termovalorizzatore che dir si voglia ( soliti termini per ridurre l'impatto negativo della parola in sé ); sembravamo tanto la piccola Lisa Simpson accompagnata dal bieco Mr. Burns, nella puntata in cui il magnate perde la sua centrale nucleare e la ingenua studentessa lo aiuta a recuperare fama e denaro ritrovandosi una fabbrica a suo nome che si occupa di riciclaggio, ma non nel vero e proprio senso ambientalista.
Ho ascoltato silente la presentazione del presidente di Legambiente, di quello dell' AMIU e di un deputato dei Verdi, ed essendo a conoscenza dei fatti, mi sono incarognita per la cattiva informazione che si fa, o meglio della distorsione dei dati che si attua per perorare la propria causa.
I dati sulla raccolta differenziata in Puglia sono sconcertanti, la media regionale è del 13-15 % contro il 35% che era previsto come obbiettivo dal decreto Ronchi da raggiungere entro il 2003 ( considerando che tale decreto è entrato in vigore nel lontano 1997 ). I Verdi come loro politica vogliono potenziare questo sistema per evitare di ricorrere all'inceneritore ( il sorpassato piano Fitto ne prevedeva la costruzione di 8 solo per la Puglia ), ma per quanto anch'io mi consideri ambientalista e per quanto abbia ancora un'esperienza limitata nel settore, non gradisco che mi si butti fumo negli occhi. Ho sentito dire che in Italia, e nello specifico in Campania, è allarmistico parlare di "emergenza rifiuti" e ho sentito dire che con uno sforzo porteranno la percentuale dal misero 15% ad un ottimistico 50% (fatemi fare qualche calcolo, in circa 9 anni non hanno neanche raggiunto il minimo previsto e ora vogliono addirittura superarlo ?!? ). E' utopistico di questi tempi pensare che tutto possa essere risolto dalla mera raccolta differenziata, uno perché non si è detto che essa stessa ancora comporta dei problemi ( non tutta la carta raccolta viene in realtà riciclata e la plastica riciclata ha dei costi supplementari rispetto alla plastica "nuova" su cui comunque dovrebbe intervenire lo Stato ), due perché essa è solo il primo step di un ciclo che per forza di cose si conclude con l'incenerimento. Non starò qui a tediarvi con tutti i passaggi né tanto meno a esporvi i contro del termovalorizzatore ( indubbiamente ce ne sono ), ciò che mi preme far notare è che se io fossi stata una cittadina che non avesse avuto nessuna base o conoscenza in materia, sicuramente da come sono state presentate le cose avrei pensato "Abbasso gli inceneritori!" e avrei sfilato in cortei per impedirne l'edificazione e sono quasi certa che sarà ciò che succederà nel momento in cui dovesse passare il piano. Che i politici debbano approfittarsene dell' "ignoranza" popolare è una cosa che alla fine danneggia tutti, io intanto ,nel labirinto delle varie possibilità che mi si prospettano, ho trovato un eventuale argomento di tesi !