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mikadosaim - Bari, Italy

Questo blog nasce un po' per gioco e un po' per sfogo in un periodo non buono della mia vita. Sono nota per quella che comincia tante cose, ma raramente le porta a termine, per pigrizia o forse per scarsa costanza e impegno. Mi riprometto spesso di cambiare e questo è il mio punto di partenza per un viaggio che non si sa quando finirà , ma a cui chiunque può partecipare per fare insieme anche solo un pezzo di strada o volendo tutto il percorso. Scoprirete una persona sensibile, curiosa, un po' introversa e timida, ma sempre disponibile al confronto e allo scambio di opinioni. Auguro Buon Viaggio a tutti !

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20 aprile 2006

Sul comodino





Non trovo più il tempo per leggere un buon libro, sul comodino ho da qualche mese il racconto di Alessandro Piperno "Con le peggiori intenzioni" di cui sono stata omaggiata dalla mia diletta cugina, la quale mi aveva avvertita "La prima parte non è molto scorrevole, ma nella seconda si riprende"... non ci sono neanche arrivata alla seconda perché l'ho trovato eccessivamente sofisticato e ridondante. L'autore avrà pure la cattedra di Letteratura francese all'università di Tor Vergata, ma deve soffrire di qualche complesso d'inferiorità denotato dal fatto che vuol fare sfoggio di tutta la sua cultura in maniera ossessiva, ripetendo continuamente gli stessi pomposi vocaboli; gli deve risultare profano usare ogni tanto il termine "sacro" al posto del più autorevole "ieratico" e così via in uno sciorinamento di voci ostiche che non mi permettono una lettura fluida e piacevole. Allora l'ho lasciato a metà e nella libreria di mio fratello ho trovato un volumetto di modeste dimensioni: "Branchie" di Niccolò Ammaniti il cui secondo titolo è "L'epopea rocambolesca di un eroe disponibile a tutto, sia pure controvoglia". Ho pensato fosse un racconto alla "Il giovane Holden", del resto avevo visto il film tratto dal suo libro "Io non ho paura" e ne ero rimasta affascinata dalla sensibilità; invece sono rimasta delusa anche da questo, che ho accantonato sul primo, perché mi sembra scritto banalmente, senza verve. Quando un libro mi piace, lo divoro, ne rimango assorbita e non riesco a staccarmene. Ora ci riprovo, vado in libreria e mi
compro l'ultimo di Gabriele Romagnoli "Non ci sono santi", ho letto qualche suo articolo su Vanity Fair e mi ha colpito il suo modo di scrivere, l'abilità di farti vivere le sue storie in prima persona e una narrazione coinvolgente, mi auguro che la pila di libri non si allunghi altrimenti la mensola cederà sotto il suo peso!


posted by mikadosaim at 18:55 | Permalink |

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Comments for Sul comodino
vivo lo stesso problema di mancanza di tempo da dedicare alla lettura, anche se mi rendo conto che spesso trattasi di scusa... il mio comodino è stracolmo di libri da iniziare e iniziati e non ancora terminati... ricordo il decalogo dei diritti del lettore redatto credo da Pennac e mi sembra che uno riguardasse proprio il diritto a cominciare e non terminare un libro... viaggiando poco in treno, il mio tempo disponibile per la lettura è ancora più ridotto, preferendo la lettura di più quotidiani... Romagnoli una volta scriveva di cronaca per la Stampa ed era molto bravo, poi si è dato per una breve parentesi alla tv dove preparava dei servizi per un programma di Gad Lerner, se non ricordo male... poi credo che sia diventato autore di fiction... dovrebbe essere una buona scelta... la sera quando vado a letto, i miei libri mi guardano ansiosi di essere aperti e spesso li apro per poi trovarli aperti il mattino dopo sulla pancia molto delusi per il sonno feroce che mi ha colto... eppure leggere mi piace... ci riproverò...

L'ho comprato e sotto suggerimento di Frankie anche tokio soup di Murakami...vi saprò dire!

Il mio problema è sempre stato avere troppi interessi. Non arrivo. Anche io ho i miei libri a metà. Ma non compro mai un libro se non ho una reale intenzione di leggerlo (la buona volaontà c'è sempre insomma.. hehe). Forse fa eccezione qualche monografia di architettura acquistata solo per il gusto di spaginarla e prendere spunto o raccogliere qualche suggestione. Ma anche questi sono modi di lettura.
Ad ogni modo ora sono immmerso nella "zuppa di Tokyo" e mi piace parecchio perchè cita diversi posti che ho visitato o su cui mi sono documentato per il lavoro su Tokyo-To. Per posti intendo i quartieri della capitale giapponese, non i locali notturni della città :-)))

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