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mikadosaim - Bari, Italy

Questo blog nasce un po' per gioco e un po' per sfogo in un periodo non buono della mia vita. Sono nota per quella che comincia tante cose, ma raramente le porta a termine, per pigrizia o forse per scarsa costanza e impegno. Mi riprometto spesso di cambiare e questo è il mio punto di partenza per un viaggio che non si sa quando finirà , ma a cui chiunque può partecipare per fare insieme anche solo un pezzo di strada o volendo tutto il percorso. Scoprirete una persona sensibile, curiosa, un po' introversa e timida, ma sempre disponibile al confronto e allo scambio di opinioni. Auguro Buon Viaggio a tutti !

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19 maggio 2006

Banalità e luoghi comuni


Il difetto di noi italiani, o forse solo di noi meridionali, è che ci lamentiamo sempre e di tutto. E' una costante, non ci va mai bene niente, un esempio concreto è il fatto che non abbiamo fatto altro che lamentarci tutto l'inverno per il freddo, "E' troppo rigido, non siamo abituati a queste temperature a queste latitudini, non si è mai visto un inverno così dal '44, ma quando arriva la primavera, e la primavera quest'anno non arriva perché le rondini non si fanno ancora vedere, ma vedi se ad aprile inoltrato devo ancora portare le calze di lana e i maglioni" e via dicendo una sfilza lunga chilometri di luoghi comuni e piagnistei. Ora che le temperature sono in aumento, si comincia col nuovo tormentone "Fa troppo caldo, sembra di essere già in piena estate, vien voglia di andare al mare e invece si sta qui a sudare e a lavorare, soffoco per l'afa, ci sono 40 gradi all'ombra, ma è l'umidità che è del 70% e si fa sentire, i vestiti ti si appiccicano addosso"... io sono esattamente così, detesto il freddo perché lo patisco troppo, passo i mesi invernali con i lacrimoni agli occhi per via delle mie estremità congelate, a volte rischio che le mie dita dei piedi mi vengano amputate perché ne perdo la sensibilità, quest'anno al loro posto mi ritrovavo i piedi di Gollum, gonfi, rossi e dalla forma appiattita, orribili! Ho pensato di ricorrere alla chirurgia plastica per ridurre la lunghezza delle dita e nel frattempo, mentre mi ricoprivo di strati di lana e giravo per casa col plaid che mi avvolgeva nel suo caldo abbraccio ingurgitando ettolitri di the, invocavo il sole e il bel tempo... e ora che sono arrivati... detesto uscire di casa ed essere investita dall'aria pesante e calda, vorrei una leggera brezza fresca, un alito di vento che non mi dia l'impressione di un phon gigantesco puntato nella mia direzione, insomma, una via di mezzo, non chiedo tanto, solo che non si passi da un eccesso all'altro... è proprio vero che non esistono più le mezze stagioni!


posted by mikadosaim at 18:39 | Permalink |

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Comments for Banalità e luoghi comuni
non credo che questa abitudine riguardi solo noi del "meridione"... però è vero che lo scorrere del tempo è scandito dal ripetersi puntuale delle solite litanie sul troppo caldo o sul troppo freddo per concludersi con il fatidico "non si sa come vestirsi"... sono abbastanza lento a cambiare mentalmente stagione; comincio ad alleggerirmi quando le persone normali si stanno già appesantendo... infatti, oggi che è stata una giornata afosa, ero vestito ancora poco primaverile e ho patito un caldo bestiale...
comunque se dovessimo cominciare a snocciolare luoghi comuni, penso che potresti avere il record di commenti !

GIà, anche io come nim sono lento nel cambiare stagione. La mie preferite sono comunque quella autunnale e invernale. Anche se l'Estate ha indubbiamnete il suo fascino io Non sopporto di soffrire il caldo.
Ancora di più odio la primavera perchè, appunto, "non si sa mai come vestirsi" e "non si sa mai che si deve fare e dove si deve andare considerato che i locali invernali cominciano ad essere troppo caldi e in quelli estivi si rischia di morire di freddo" ihih.
Comunque non siamo solo noi italiani a lamentarci su tutto. Stovalta non è una questione di latitudine.

...per la cronaca, negli ultimi due giorni abbiamo toccato i 37 gradi in città... da andare in giro col costume!

...infatti era molto ironico, la presa in giro di tutti i luoghi comuni, infinti, monotoni e sempre uguali a se stessi nel corso degli anni! Non ce ne libereremo mai, fanno parte dei discorsi che si ascoltano per strada, delle quattro chiacchiere che si scambiano per noia o perchè non si ha altro da dire... la summa della banalità. Non ti preoccupare Alessandro, cambio subito tema...

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