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mikadosaim - Bari, Italy

Questo blog nasce un po' per gioco e un po' per sfogo in un periodo non buono della mia vita. Sono nota per quella che comincia tante cose, ma raramente le porta a termine, per pigrizia o forse per scarsa costanza e impegno. Mi riprometto spesso di cambiare e questo è il mio punto di partenza per un viaggio che non si sa quando finirà , ma a cui chiunque può partecipare per fare insieme anche solo un pezzo di strada o volendo tutto il percorso. Scoprirete una persona sensibile, curiosa, un po' introversa e timida, ma sempre disponibile al confronto e allo scambio di opinioni. Auguro Buon Viaggio a tutti !

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01 giugno 2006

Cafone urbano


C'è un tale che gestisce un negozio di marca nel paese del mio uomo, proprio sotto casa sua. Dev' esserci da qualche parte una regola non scritta secondo cui, se incontri una persona spesso, sai dove abita, gli sguardi inevitabilmente s'incrociano, allora acquisisci il diritto naturale di salutarla e ce n'è un' altra secondo cui alla terza volta che ci si saluta per cortesia si diventa conoscenti e al decimo saluto si è già intimi. Ecco, io posso concepire di poter arrivare alla seconda escludendo la conoscenza, se non quella strettamente di vista, ma non tollero che si oltrepassino certi limiti. Una volta, costretta dalla necessità, sono entrata nel suo negozio per acquistare e sono stata stretta all'angolo, ogni via di fuga sbarrata, intrappolata in una conversazione che non volevo fare e inondata di domande come: " Ma che ci fai qua? Che fai nella vita?"; avrei voluto rispondere col sorriso sulle labbra "Fatti un paio di affari tuoi", ma sempre con le labbra strette e guance tirate ho balbettato un paio di risposte senza entrare troppo nei particolari e sono uscita.

Non voglio essere fraintesa, non sono sgarbata, ma il tale in questione ha la faccia e il modo di fare dei commercianti loschi che si trovano da queste parti, poco raccomandabile e poco affidabile. Ho scoperto che è mio concittadino, quindi sfortuna ha voluto che oltre ad incontrarlo ogni volta che vado da nimroth, le nostre strade si siano incrociate più volte a Bari. Una di queste volte si è affiancato al marciapiede su cui camminavo, ha abbassato il finestrino della macchina e ha urlato: " Lo vuoi un passaggio?", scoppiando in una sonora risata; lo so, non potete capire, ma cercate di immaginare la scena, alzate i decibel della vostra voce e sforzatevi di pensare all'accento barese, molto pronunciato e molto imbarazzante. L'altro giorno lo stesso, passeggiavo col cane e mi sono sentita chiamare "Pss, bella!", con lo stesso fragore, lo stesso accento e lo stesso timbro di voce; istinto naturale di tutte le donne è quello di voltarsi ed eccolo lì seduto sulla panchina imboscato tra le palme pronto ad aggredirmi alle spalle, ho salutato e sono filata via.

Vorrei che quest' individuo mantenesse un po' più le distanze da me, in fondo non mi conosce, non sa chi sono, mi vede spesso ma non siamo amici, non siamo mai andati a prenderci nulla al bar, non abbiamo mai chiacchierato al di là dell'episodio nel suo negozio; se il nostro rapporto fosse rimasto ad un onesto scambio di saluto, sarebbe stato meglio, ma lui doveva eccedere, andare oltre, afferrarmi per una spalla per far notare la sua presenza quando non lo vedevo, richiamare la mia attenzione per strada in maniera sguaiata, essere invadente e uscire dalle righe. Non lo sopporto, è più forte di me, so di essere insofferente verso molte cose e molte persone, ma questa è la tipologia di uomini da cui scappo, con cui non voglio avere a che fare e che devono stare al loro posto e non prentersi tutta questa confidenza.

Esattamente come i quarantenni bavosi che si incontrano ai giardinetti, i quali partono col fare domande sul cane - ottima scusa di approccio - e poi si lanciano sul personale; non è una buona tecnica di abbordaggio e poi, dico, non bisogna essere in due per volere e avere una conversazione?!? Bhè, io non la voglio. Preferisco i ragazzotti "genuini" che lanciano squillanti complimenti per strada e proseguono avanti, se vuoi continuare il gioco ti volti, altrimenti sorridi e continui, soddisfatta per l'apprezzamento; è un ottimo metro di misura del tuo sex-appeal, più ne hai e più sei contenta!


posted by mikadosaim at 23:11 | Permalink |

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Comments for Cafone urbano
anche l'argomento di questo post è una questione di latitudine... intendiamoci, i cafoni urbani si trovano ovunque ma la componente della volgarità di un accento smaccatamente barese peggiora la valutazione ed è un'aggravante di non poco conto...
naturalmente conosco il soggetto in questione per averlo incontrato in occasione dell'insediamento nel negozio... ma ho scansato pacche sulle spalle e cenni d'intesa tipici di certi fenotipi antropologicamente classificati come "cafoni"...
l'unica arma per difendersi dal "cafone urbano" è l'indifferenza... (questo ultima frase sembra tratta da un documentario di National Geographic Channel)...

Ovviamente anche nel territorio marchigiano il "cafone urbano" trova il suo habitat naturale e francamente anche a me non piace molto la troppa confidenza che questi esemplari, purtroppo non ancora in via di estinzione, si prendono dopo averti incrociato 3 volte nella vita.
Qui però le condizioni di vita di questa specie poco raccomandabile non sono delle migliori. Già, perché il loro equilibrio ambientale è turbato dalla presenza di un'altra specie, ancora più pericolosa, che è quella del "Supercafone urbano" meglio noto con la sigla di CCSSVIP (ovvero Colui Che Si Sente VIP). Quest'altra razza di mammiferi trova le condizioni ideali di crescita soprattutto a Nord. Trattasi di esemplari unici che ti conoscono perfettamente da una vita e su 10 volte che ti incrociano per strada ti salutano a malapena una sola volta! Puoi anche dargli una testata sul muso ma non c'é verso di strappare loro un saluto, a cui francamente poi non tengo in maniera particolare.
La pericolosità di queste bestie metropolitane sta nel fatto che se ti azzardi a fare il loro stesso gioco e quindi, dopo esserti stancato di accennare un sorriso inutilmente cominci ad ignorarli anche tu, automaticamente sei proprio tu che vieni additato come uno di loro.

...è da due ore che cerchiamo di capire chi sia questo fantomatico "cafone urbano"...purtroppo parecchi autoctoni corrispondono alla descrizione data...ci vorrebbe qualche indizio in più per noi poveri emigrati (io non sono emigrata...ne...mio marito parla sempre al plurale...sto meridionale...)

Carissimi, che piacere ospitarvi entrambi da queste parti!
Dunque, per la consorte suggerirei che è un negozio che lei ogni tanto frequenta, da donna, d'abbigliamento, fa parte di una catena molto conosciuta in all over the world... però dalla regia mi dicono che forse il personaggio in questione, per vostra fortuna, non lo conoscete... beati!

@ frankie-yu : mi hai fatto piegare dalle risate col tuo documentario! Mai pensato di girarne uno dal vivo?!?

chi è smokingpermitted di cui hai il link? Se non la conosci direttamente, come mai hai il suo link? Alcune foto che fa non sono niente male, l'ho aggiunta ai miei contatti di Flikr, speriamo non se la prenda.

@ apologo: non è detto che debba per forza conoscere qualcuno per inserirla nei miei link. Il titolo è "Chi leggo", il che presuppone che sono blog o siti che visito, scoperti per caso e che mi sono piaciuti o sono in sintonia con me. Può darsi che loro non abbiano neanche idea di chi io sia e che non sappaino neanche che io ho loro nei miei link...

@ apologo: prima ero io, sono dal computer di nimroth e non mi ero accorta che era preimpostato coi suoi dati!

beh sta di fatto che la ragazza mi ha accettato come suo amico e ha pure visto le mie foto... ormai mi involo verso le 200 visite...

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