La cosa più divertente dei mondiali è che il calcio è l'unico sport in cui tutti i maschi italiani si sentono Commissari Tecnici degli Azzurri, arbitri in campo, guardia linee e quarto uomo contemporaneamente, lo capisci dai rimasugli di frasi che si colgono per strada, fuori dal bar o con l'edicolante: "Eh sì, Totti non era perfettamente in forma, io avrei fatto entrare Caio", "Ma no, ma non hai visto che la difesa sulla fascia destra era incosistente e inefficiente, una difesa fantasma, io avrei fatto entrare Sempronio al posto suo", "Quel rigore era inesistente, così come anche il fuorigioco fischiato"... ed è anche l'unico sport in cui, invece che tifare, si insultano i giocatori stessi: "Ma che diavolo fai! Sei un cesso immondo! Ma chi ti ha convocato, tornatene a casa piede storto!" e giù fischi e infamie, finché il soggetto dello scherno non dribbla funambolicamente gli avversari e assesta una bomba in porta, a quel punto viene elevato a tutti gli onori di casa, corona d'alloro in testa e un bell'8 in pagella sulle pagine della cronaca sportiva l'indomani. Mi sento del tutto estranea a questa visione, ma si sa che non sono un'appassionata, l'unica cosa che mi disturba è il suono dei clacson a due ore dal fischio di fine partita, manco avessimo vinto la finalissima e fossimo "Campioni del Mondo, Campiooooni del mooondoooo!!!"...