Mai più avrei pensato che tornare all'età della pietra mi avrebbe provocato così tanti scompensi... mi trovo in un periodo forzato di disintossicazione da internet e dintorni, principalmente dovuta ad una linea di connessione a 56K che, come potrete immaginare, dopo un anno di alta velocità, connessioni wireless, linea ADSL sia a Bari che a Genova, un po' mi destabilizza e mi proietta indietro di anni luce. Così la mia voglia di scrivere ed aggiornare il blog si adegua alla lentezza della linea e piano piano si sta assopendo; non riesco a seguire gli altri blog, non ho modo di aggiornarmi su quello che accade nel web, non leggo la mia posta da 5 giorni, mi sento completamente tagliata fuori da una fetta di mondo e sono pervasa da una sensazione di non-esistenza, la mia icona su MSN messenger è spenta, per cui non ci sono.
Il mio unico tramite con la realtà per ora sono i quotidiani d'informazione, questi sono i momenti in cui desidero che l'intero pianeta sia cablato e dominato da onde radio che mi permettano di navigare in qualsiasi punto di essa mi trovi, in oceano aperto come nel deserto, in città come su queste colline e chi se ne frega delle eventuali ripercussioni sull'organismo! Deliri a parte, forse c'è del buono in tutto questo, non vivo nell'ansia del post quotidiano, faccio pace con le statistiche e non mi preoccupo dei miei lettori che lentamente si diradano e mi stanno abbandonando uno ad uno, no, vi prego, non ve ne andate ( segue scena madre di me appesa al polpaccio di qualcuno di voi nell'intento di farvi rimanere ). Penso ai mesi impiegati a tentare di promuovere il blog, penso al tempo che ci ho perso dietro, penso che sarà dura a settembre ricominciare da capo, soprattutto perché spero di avere buone nuove per me entro la fine di questo mese, per cui dopo avrei poco tempo da dedicare a questa attività. Invidio molto coloro che riescono ad organizzare le loro giornate facendo un sacco di cose, io al massimo riesco a farne 3 contemporaneamente: parlare al telefono con nimroth, giocare a PuzzleBobble al telefonino e con un occhio ed un orecchio seguire il mio telefilm preferito alla televisione, peccato che il primo non sia affatto contento! Ma quanto all'organizzazione della mia agenda di impegni quotidiani sono veramente una frana.
Eppure in questo periodo ce ne sarebbero di argomenti di cui mi piacerebbe parlare, avrei da dire la mia su Zapatero la cui "coerenza" gli ha impedito di prendere parte alla messa tenuta dal Papa in visita in Spagna o della mia fobia degli aerei post 11 settembre che non mi permetterà di vedere il film " United 93 " così atteso nelle sale e celebrato dalla critica cinematografica, avrei voluto urlare " Campioni del mondo, campioni del mondo " insieme al popolo dei blogger nonostante non abbia voluto vedere la finale, ma mi sia emozionata ascoltando la cronaca degli speakers nella stanza adiacente a quella dove un gruppetto di familiari scalpitava e tifava, godendo nel vedere i nostri cugini d'oltralpe sciogliersi in lacrime di disfatta, col senno di poi sarei corsa da Mediaworld ad acquistare un mega televisore al plasma, ma l'impossibilità nel potermi documentare mi impedisce di cavalcare l'onda dell'informazione in tempo reale, per cui sarei costretta a scrivere in ritardo circa gli argomenti senza sapere se qualcuno li ha già affrontati o qual è l'altrui punto di vista.
Così mi rimane ben poco da dire, se non parlare della noioissima vita in campagna, la cui placidità si ripercuote sui miei ritmi biologici, del frinire incessante delle cicale alle 2 del pomeriggio quando fa troppo caldo per poter minimamente pensare di stare fuori, della privazione della pace alle 6 quando torna mia mamma la quale per rilassarsi pensa bene di spazzare tutto il piazzale antistante i trulli ogni due giorni e quello stridio della saggina contro le pietre è uno dei rumori più snervanti che abbia mai potuto tollerare; 27 estati della durata di circa 3 mesi l'una a sentire quel fruscio metterebbero alla prova i nervi di qualsiasi asceta, quanto ai miei sono già andati da un pezzo! Vi racconterei delle barbarie che si consumano ai danni dei piccoli ecosistemi che governano questi campi, proprio ieri abbiamo sacrificato un intero vespaio che aveva nidificato in una crepa della tettoia del parcheggio macchine, pensate alla comunità di queste vespe che per tutto il pomeriggio hanno cercato le loro uova con la futura progenie che era stata nel frattempo divelta e fatta annegare, gli abbiamo tolto la possibilità di vedere venire alla luce i loro pargoli e gli abbiamo distrutto il lavoro dei mesi precedenti. Il silenzio è la costante dominante, interrotto ogni tanto da qualche cane randagio che abbaia, cicale e grilli sono il suo sottofondo, ma ci si fa presto l'abitudine... tornerò a ripetermi, ma mi sento cittadina a tutti gli effetti, amo avere la possibilità di scelta, so che se ho bisogno di qualcosa mi basta scendere per strada e andare anzichè prendere un mezzo di locomozione e dover raggiungere il paese più vicino, desidero avere tutto a portata di mano, i miei vezzi e i miei confort, poi lo so bene che ci si guadagna in salute allontanandosi dai rumori del traffico e dall'aria satura di smog.