Ho dismesso i panni di Ireth Alcarin, warlock di livello 8, ero bellissima, ma non avevo capito ancora chi o cosa fossi, credo una creatura sul sottile confine tra il bene e il male - un po’ come Anakin Skywalker – ma diciamo che la mia scelta fondamentale si è basata esclusivamente sui vestiti che dovevo indossare e quelle tutine strette su un fisico dalle forme troppo muscolose per essere femminili proprio non mi donavano, per cui una lunga veste era quello che ci voleva! Peccato che non abbia una mia foto in World of Warcraft, ci stavo prendendo gusto, ma la mia incomunicabilità si rifletteva anche nella quarta dimensione e non riuscivo a procacciarmi nessun giocatore che mi aiutasse nelle mie scorribande (l’arma della seduzione e della femminilità purtroppo nei giochi di ruolo non funziona). Ho vissuto per pochi giorni una doppia vita, non so come, ma mi sono ritrovata iscritta ad una gilda chiamata “The Amish Society” (se mi fossi resa conto di quello che stavo facendo, molto probabilmente non l’avrei fatto), mi son dovuta guadagnare il pane, allora tanto vale cercare di farlo nella vita reale di modo che il mio conto in banca non debba raggiungere i minimi storici!
Va bene, la verità è che ne ero drogata (sono bastati solo 4 giorni di gioco) e se non fosse stato per il fatto che dovevo tornare a Bologna, sarei ancora lì a cercare disperatamente aiuto per superare le mie quest o a convincere qualche “vivente” ad entrare nel gioco per darmi una mano… detto questo, sono tornata alla mia quotidianità di tesista e la mia attuale missione è combattere contro l’ Amministrazione Pubblica alla ricerca degli ultimi dati che mi servono per completare il lavoro. E’ estenuante, ve lo assicuro, chiamare i Comuni e riuscire ad ottenere quelle poche informazioni basilari utili; se non hai le conoscenze giuste non ti aiutano, neanche se gli dici che è un lavoro “sponsorizzato” dall’ ENEA e che il contributo che mi darebbero gli potrebbe tornare utile in futuro. Troppi interessi in gioco, situazioni disastrose che sarebbe meglio non far venire a galla, ogni Comune ha un diverso gestore dei rifiuti e ciascuno organizza raccolta e smaltimento nel modo che più gli compiace in barba a tutte le norme comunitarie e nazionali, del resto chi è che mi risponderebbe “Signorina, smaltiamo i rifiuti etichettati come pericolosi in una delle miriadi di discariche abusive sparse sul territorio pugliese” ?!? Non si sa dove finiscano la maggior parte dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, quando non si hanno le risposte si tirano in ballo generici Consorzi, mi chiedo quale sia l’avventura più difficile, quella in WoW o quella nel mondo reale?