Di questi tempi in cui il buonismo è imperante ed essere politically correct è un must per non offendere la sensibilità di nessuno, io voglio fare outing sulla mia vera natura di donna spietata, senza scrupoli morali e vendicativa, soprattutto se la possibilità mi viene servita su un piatto d’argento e a me non rimane che portarla in tavola stando attenta che sia abbastanza fredda.
Come al solito parto dall’ antefatto: lavoro in un gruppo di 10/15 persone e se non fosse per loro rischierei l’ alienazione totale dal mondo, però, come spesso capita, essendo un gruppo eterogeneo si possono incontrare persone con cui c’è più feeling e altre che eviteresti volentieri di frequentare se solo fossi altrove.
Un post a parte sarà a suo tempo dedicato ai motivi per cui lego molto più facilmente con gli uomini piuttosto che con le donne, ma anche del perché questi finiscano quasi tutti col provarci incappando in sonori due di picche e io venga relegata al ruolo di “cattiva che se la tira”. Per mia fortuna, chi mi conosce bene sa che sono una persona molto sensibile e disponibile, però se mi si pestano i piedi posso anche decidere di reagire (il che significa che non lo faccio quasi mai).
Tra questi baldi giovani ce n’è uno di soli 22 anni (per favore non iniziamo con le polemiche, se qualcuno si sente discriminato per via dell’ età, non me ne assumo la responsabilità!), che mi aveva colpito per la risata - sembrava di riascoltare quella di mio fratello - e per questo avevo deciso di accoglierlo nelle mie grazie (malpensanti che non siete altro, non andate oltre coi vostri pensieri!), solo che il ragazzo ha volato troppo di fantasia e all’ ennesimo tentativo fuori luogo di mettere bocca sulla mia relazione prendendosi una confidenza mai concessagli, è stato accompagnato alla porta e buttato a calci fuori.
Più volte ho immaginato che cosa passasse per la testa dell’ imberbe e immaturo fanciullo coi suoi ridicoli tentativi di conquistare la ragazza più grande, bramante di andare in giro ad esibire gongolante il suo trofeo con gli amici al bar e non devo esserci andata lontano a giudicare dalla conversazione in chat che l’ imbecille si è dimenticato di cancellare e che io prontamente ho rintracciato. Accusatemi di appropriazione indebita, di violazione della privacy, perseguitemi per quello che vi pare, non mi giustificherò per la mia innata curiosità nell’ andare a sbirciare conversazioni altrui, diciamo pure che i computer non sono personali in laboratorio e se si è così stupidi dal non sapere che le conversazioni si autoregistrano, non è un problema mio!
Ecco a voi l’ estratto in cui l’ idiota, in un clima intimo di cameratismo, annuncia al suo amico la voglia di conquistare la nuova preda (con me ha desistito dopo i calci) e che credo si commenti da solo:
Idiota: dove sei, senti c' è una che è un po' scema..continua a ridere che mi vorrei buttare giù...
Amico: che cazzo dici?
Idiota: in parole povere, mi dovrei sbattere una
Amico: e sbattila cazzo
Idiota: non è così immediato, me la devo lavorare...poi ride sempre cazzo...
ho voglia...
Amico: non dire niente
Idiota: intanto dimmi cosa posso scrivere ora...vorrei invitarla subito
Amico: che ne dici di un aperitivo? dipende dal livello di confidenza
Idiota: basso lei mi prende per un burlone anche se mi tocca ogni tanto
Amico: anni?
Idiota: 25 o 24
Amico: gnocca? da 0 a 10?
Idiota: belle tette, mi sa da porca...ma non è che mi esalti..però c'è rabbia!!!!! 6 ...insomma basta che respira!!!!!!!!!
Amico: vuoi essere l'uomo più dominante
A fronte di tutto questo, l’ idiota meriterebbe di essere esposto al pubblico ludibrio per i suoi scarsi metodi di corteggiamento, ma soprattutto per i suoi pessimi risultati, dal momento che nessuna ha la minima intenzione di cedere alle sue attenzioni poco disinteressate. Mi verrebbe quasi da stampare la sua conversazione e appenderla in bacheca, per ora mi limito a esporla qui, buone risate.