A lui che ci è stato portato via senza preavviso, senza che ci potessimo abituare all'idea di perderlo da un momento all'altro, senza che gli potessimo dare un' ultima razione di coccole, senza potergli dire e dare tutto l'amore che ha sempre ricevuto da questa famiglia prima dell'ultimo saluto... stava tornando a casa, quando una macchina lo ha colto di sorpresa sulla strada, neanche si è fermata. Non riempirò queste pagine di ricordi e racconti struggenti, ho già parlato di lui in un altro momento, non mi aspetto di essere capita, in pochi sanno che quando prendi con te un animale in casa diventa parte integrante della famiglia, componente a tutti gli effetti e il dolore di perderlo per un incidente è assimilabile a quello per un essere umano.
Non ho un buon rapporto con la morte, l'elaborazione del lutto è faticosa e lunga, soprattutto quando ti coglie impreparata, quando l'idea è così lontana che ti lascia spiazzata e ti sorprende priva di qualsiasi difesa. Mi sento così, inerme e dominata dalla rabbia e dalla voglia di incontrare il folle guidatore per prenderlo a pugni in faccia; certo, non me lo restituirebbe, ma l'idea che possa provare in minima parte quello che sto provando io ora, mi sarebbe di sollievo. Non credo sarò mai una buona cattolica, non so cosa sia il perdono, è una parola ancora assente nel mio vocabolario.
Ciao piccolo Ciccio, avremmo dovuto proteggerti più di quanto abbiamo fatto e non ne siamo stati capaci, perché eri un gatto ingenuo che non aveva gli strumenti per difendersi dai pericoli quotidiani, tu che ci ha rallegrato in tutti questi anni con la tua dolcezza e tenerezza, tu che sei parte di noi e della nostra storia, oggi abbiamo un vuoto in più nei nostri cuori, qualche lacrima in meno e un gran senso di colpa... grazie di tutto...